Un anno con il bullet journal: da Moleskine a Leuchtturm1917 - Bullet Journal

Un anno con il bullet journal: da Moleskine a Leuchtturm1917

Nel primo post della serie “Un anno con il bullet journal” ho fatto un primo bilancio riguardo l’impatto che questo sistema di organizzazione ha avuto nella mia vita.

In questo secondo post parlerò dei quaderni che ho usato e dei motivi alla base delle diverse scelte nel tempo.

Il bullet journal è un sistema di organizzazione e per iniziare ad usarlo servono solo un quaderno e una penna. Nel momento in cui è scoccata la scintilla tra me e il video ufficiale di presentazione del bullet journal ho deciso che dovevo provare questo sistema immediatamente, senza perdere nemmeno un giorno!

Il mio primo quaderno

L’unico quaderno che ho trovato in tabaccheria sotto casa è stato un semplice quadernino a quadretti con la spirale.
Qui sotto una foto di una delle prime pagine che avevo creato: l’indice!

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Da quello sono passata dopo poco al raccoglitore ad anelli, per avere la possibilità di spostare o togliere fogli, e dopo poco ancora al notebook Moleskine pocket, che è con me dall’inizio del 2016 (sto terminando ora il secondo taccuino).

Quaderno ad anelli o rilegato?

Il dubbio se usare oppure no un quaderno o agenda ad anelli è abbastanza comune all’inizio.

Nel bullet journal, infatti qualunque contenuto viene scritto nella prima pagina libera disponibile, mescolando la pianificazione del mese e delle giornate con liste di vario tipo (le collection), quindi il fatto di tenere divise le diverse sezioni usando un raccoglitore ad anelli sembra più semplice.

In realtà, come molte cose, si tratta solo di farci un po’ l’abitudine… Così è successo a me, e dopo qualche settimana mi sono regalata il notebook Moleskine per iniziare il nuovo anno.

Il mio primo anno di bullet journal su Moleskine

Sul taccuino Moleskine pocket mi sono trovata molto bene, e infatti quando ho terminato primo quadernino, circa a metà anno, ho deciso di usarne un altro uguale.

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Il notebook Moleskine mi è piaciuto perché:

  • Scrivo in piccolo, non decoro e non mi piace aggiungere ingombro alla borsa già troppo piena, quindi il formato pocket è proprio quello giusto per me
  • Le pagine puntinate mi aiutano a scrivere dritto e a fare le tabelle, senza farsi troppo notare
  • L’elastico a chiusura fa in modo che il quaderno non si rovini, anche portandolo sempre in borsa.

Il prossimo quaderno: Leuchtturm1917

Ora, dopo quasi un anno, mi è venuta voglia di cambiare e ho deciso di usare un Leuchtturm1917.

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Ecco perché mi sono convinta a provare il notebook Leuchtturm1917:

  • Come il Moleskine, ha le pagine puntinate e l’elastico a chiusura, il formato è sempre pocket, che però è circa un centimetro più alto del Moleskine
  • La carta è un pochino più spessa (80g/m² contro i 70g/m² del Moleskine). Nel Moleskine la penna trapassa un pochino ma non troppo e non mi ha mai dato fastidio, però sono curiosa di vedere se l’effetto sarà più ordinato
  • Ha l’indice all’inizio e le pagine numerate! Quando a gennaio di quest’anno avevo iniziato ad usare il Moleskine non mi servivano perché non usavo l’indice. Nel corso dell’anno, però, mi sono trovata bene ad usarlo quindi scrivere i numeri di pagina a mano era diventata una seccatura
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  • Ha due segnalibri! Questo è un bel punto a favore del Leuchtturm1917, trovo comodissimo il fatto di avere due segnalibri: uno lo userò per la giornata in corso e l’altro per la pianificazione settimanale, a cui faccio sempre riferimento quando organizzo la giornata.
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Non vedo l’ora di iniziare ad usarlo!

Puoi leggere anche:

Ispirazioni autore: Lucia 19 Ott 2016

Vedi anche

Il blog di Tiny Ray of Sunshine

Se ti piace lo stile minimal dai un’occhiata al blog di Kim. Oltre a ispirazioni sullo stile troverai tante indicazioni, idee e spunti interessanti su come usare al meglio il bullet journal.